Quello del nome da dare alla nostra nuova azienda è un discorso davvero delicato.
Sembra una banalità, ma se il nome che vi piace (ad esempio wedding planner) è gia presente in un dominio internet (per esempio: www.weddingplanner.it), beh, vi do un consiglio, lasciate stare....
Il 70% delle persone che vi cercheranno, lo faranno su internet, e sapete cosa scriveranno su Google? Si, scriveranno Wedding Planner, e voi se andrà bene, uscirete nei risultati di ricerca alla pagina 4573... e non vi troveranno mai!!!!
Vi sconsiglio i nomi in lingua straniera, la gente fa fatica a capire, ed in Italia le lingue servono solo per leccare il gelato!!!
Detto questo, se come noi vivete in un mondo di eventi, beh, anche voi vi chiamerete mondoeventi! Ma siccome la gente non è originale, dopo di noi ne sono nati almeno altri 10.... mica vorrete essere gli undicesimi?
Siate originali, descrivete nel nome quello che farete in maniera sintetica, usate il vostro nome e cognome solo se siete straconosciuti e apprezzati, altrimenti, meglio nomi di fantasia!
Se vi piacesse "I fiori di Arancio", vi direi che è un nome molto bello ed evocativo, ma l'80% penserebbe che vendiate fiori per compleanni e per funerali, oltre che per matrimoni! Per cui... lasciate stare i fiori!
Pensateci, parlatene a voce alta, fate un brain storming con le persone giuste, e quando pensate di avere una rosa di nomi interessante, chiedete un parere a vostro nipote di 6 anni, vostra madre di 60 e vostro nonno di 80.
Vi daranno dei bei chiarimenti!
Nome breve, magari una sola parola, magari musicale.
Non è facile, ma se vi arrenderete a questo livello di difficoltà, quando arriveranno i problemi veri, sarete finiti! Per cui, forza e coraggio, e troviamo questo nome!
Un logo è per una azienda, quello che per una persona è la faccia.
E’ la prima cosa che si vede, e, come per le persone, in quei pochi attimi, ci si gioca quella buona percentuale di empatia che si riesce a tramettere! E’ per questo che lo studio di un logo non deve essere affidato al caso. La cosa migliore sarebbe un brain storming con un esperto di grafica e che possibilmente abbia buon gusto: ci si deve chiedere cosa si voglia trasmettere, quale messaggio deve essere veicolato con precisione ai nostri futuri clienti, senza dimenticare chi siamo e cosa facciamo. Bisogna capire quali sono le parole chiave, e trasformarle in oggetti!
Per un organizzatore di eventi le parole chiave potrebbero essere dinamicità, semplicità nell’esecuzione, ricercatezza, lusso, sogno e così via.
Allora come trasformarle in un logo?
Le linee base da seguire sono queste: che il logo sia leggibile sia a colori che in bianco e nero, che sia ridimensionabile senza che perda di chiarezza e leggibilità, che se composto da lettere e disegni, anche se utilizzate separatamente, possano essere in qualche modo riconoscibili e riconducibili all’azienda.
Un esempio di due loghi “perfetti”?
La mela morsicata di Apple e il baffo di Nike. Anche la loro storia vi farà capire del perché possano essere definiti perfetti.
Un unico consiglio: studiate un logo con la mente libera, non prendete spunti, non copiate nè tantomeno copiate un pò di qua ed un pò di là. Fate un bozzetto a mano delle idee che vi vengono in mente, un bravo grafico nel giro di qualche ora vi darà un risultato!